Questo povero Paese non riesce a sollevarsi per colpa dell'ignominia della sua classe dirigente. Leggo che è stata posta la fiducia su una finanziaria assassina, la quale viene chiamata orwellianamente "Legge di stabilità". Stabilità per chi? Non certo per le nostre tasche né per la nostra economia reale. Quasi quotidianamente leggo di ingiustizie e di iniquità contro i nativi (furti e atti di vandalismo nelle scuole), ma guai a ribellarsi contro gli arci-protetti zingari che i giornali, ridotti ormai a viscidi pretoriani del mondialismo, preferiscono difendere rovesciando la frittata.
Dagli USA arrivano mode assassine che mostrano giovinastri in procinto di ammazzare gratuitamente e velocemente di pugni letali il primo passante che trovano, per poi farlo filmare da altri complici. Lo chiamano "knockingout game" e ha già mietuto vittime anche da noi. A cosa serve essere circondati da sistemi di video-sorveglianza che ledono di continuo la nostra riservatezza se poi non servono nemmeno a prevenire e a reprimere questi fenomeni?
I nostri vecchi muoiono nelle loro case nell'indifferenza generale come se della loro vita non importasse nulla a nessuno. Non c'è nei programmi politici di nessun parlamentare l'idea di difenderli e proteggerli dalle rapine che spesso si concludono con la loro morte per mano di stranieri dediti al crimine. E si tratta, come mi è stato riferito da un comandante dei carabinieri, di migliaia di bande per delinquere straniere che pullulano indisturbate per la Penisola insieme all'intoccabile dogma di Schengen.
Non è un paese per gli Italiani, un paese che permette lo smantellamento di ben 243 presidi di polizia e dei carabinieri, permettendo alla criminalità di prevalere. Non è un paese per Italiani, un paese che crea una miserabile desertificazione dei capanni industriali su modello Detroit, capanni che mai più riapriranno. E che costringe alla chiusura botteghe storiche che prima allietavano i nostri bei borghi.
Non è un paese per Italiani un paese con un governo che estende la social card agli extracomunitari e non pone limiti ai loro ingressi. Non è un paese per Italiani, un paese che regala 40 euro al giorno agli stranieri col pretesto dell'accoglienza, privando di questi denari i figli suoi. Non è un paese per Italiani, un paese che impone pesanti tasse senza nemmeno tener conto del reddito dei suoi cittadini.
Non è un paese per gli Italiani, un paese che consente ad aerei statunitensi di sporcare i suoi cieli con veleni d'ogni tipo, che consente di scaricare in mare scorie radioattive di esperimenti termonucleari, che consente di alterare il suo dolce clima per cui eravamo famosi nel mondo, del quale cantavamo nelle nostre musiche, così come rappresentavamo nei nostri dipinti. Non è un paese per Italiani un paese che importa perfino una guerra batteriologica come l'Ebola con la scusa che deve "sperimentare" nuovi farmaci e nuovi macchinari opportunamente creati per l'uopo, in una spirale viziosa epidemia/cura. Ora dovremmo assistere alla solita commedia di chi grida al "miracolo della cura", primo passo per un'eventuale vaccinazione di massa obbligatoria.
Non è un paese per Italiani, un paese che importa vaccini da grandi majors farmaceutiche, le quali invece di curare una banale influenza, UCCIDONO.
Non è un paese per gli Italiani, un paese che permette lo smantellamento di ben 243 presidi di polizia e dei carabinieri, permettendo alla criminalità di prevalere. Non è un paese per Italiani, un paese che crea una miserabile desertificazione dei capanni industriali su modello Detroit, capanni che mai più riapriranno. E che costringe alla chiusura botteghe storiche che prima allietavano i nostri bei borghi.
Non è un paese per Italiani un paese con un governo che estende la social card agli extracomunitari e non pone limiti ai loro ingressi. Non è un paese per Italiani, un paese che regala 40 euro al giorno agli stranieri col pretesto dell'accoglienza, privando di questi denari i figli suoi. Non è un paese per Italiani, un paese che impone pesanti tasse senza nemmeno tener conto del reddito dei suoi cittadini.
Non è un paese per gli Italiani, un paese che consente ad aerei statunitensi di sporcare i suoi cieli con veleni d'ogni tipo, che consente di scaricare in mare scorie radioattive di esperimenti termonucleari, che consente di alterare il suo dolce clima per cui eravamo famosi nel mondo, del quale cantavamo nelle nostre musiche, così come rappresentavamo nei nostri dipinti. Non è un paese per Italiani un paese che importa perfino una guerra batteriologica come l'Ebola con la scusa che deve "sperimentare" nuovi farmaci e nuovi macchinari opportunamente creati per l'uopo, in una spirale viziosa epidemia/cura. Ora dovremmo assistere alla solita commedia di chi grida al "miracolo della cura", primo passo per un'eventuale vaccinazione di massa obbligatoria.
Non è un paese per Italiani, un paese che importa vaccini da grandi majors farmaceutiche, le quali invece di curare una banale influenza, UCCIDONO.
Non è un Paese per Italiani, un paese nel quale si inviano circolari nelle scuole che impongono le politiche "gender" perfino ai bambini e che promuove l'ipersessualizzazione precoce dell'infanzia, senza nemmeno averci il pudore di mettersi al collo una pesante macina con la quale annegarsi.
Non è un paese per Italiani, un paese che costringe i giovani (e i meno giovani) a emigrare, facendo posto a chi dovrebbe invece rimanere nel proprio continente e non invaderci.
Non è un paese per Italiani, scegliere sempre maestranze straniere nei nostri teatri d'Opera ed espatriare i nostri musicisti.
Non è un paese per Italiani, un paese che affida la sua riserva aurea (che appartiene al popolo italiano) ai forzieri delle potenze straniere, privandone i propri forzieri.
Non è un paese per Italiani, un paese che non batte moneta, non impone dazi, non mette milizia e non fa rispettar confini.
Non è un paese per Italiani, un paese che non batte moneta, non impone dazi, non mette milizia e non fa rispettar confini.
....e continuate anche voi questa complainte...Certamente ciascuno di voi avrà da aggiungere la propria.