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Channel: Saura Plesio (Nessie)
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L'Italia del Banco dei Pegni

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A cavallo malato vanno addosso i parassiti. E' quanto accade a questa Italia e ai suoi più onesti cittadini. Quello visto al TG delle 20,00 di ierisera è uno spaccato d'Italia che non avrei mai voluto vedere e che fa male al cuore: code, rabbia  e risse al Banco dei Pegni di Milano e tanta, tanta tristezza nell'ascoltare storie grame di Italiani onesti che non ce la fanno a tirare avanti. Ci sfiniscono a reti unificate con la logorrea di Renzi in camicia bianca che continua a magnificare quei fottutissimi (passatemi la parolaccia) 80 euro, ma è questa la vera fotografia dell'Italia messa a sacco. Ci estenuano con i forum Ambrosetti di Cernobbio dove il Portoghese (trombato) Barroso parla in Inglese, ci sfiancano con le camarille interne ai piddioti: i tradizionalisti in giacca e cravatta contro i 7 giovani beoti in camicia bianca. Ogni due per tre si sente pronunciare una parola che fa ormai venire il gorgoglione alla pancia: la crrrrrescitaaaa.
Ma nessuno ci vuole dire la verità: che l' abusivo Omiciattolo  di Palazzo in camicia bianca dalla facile e sputazzante logorrea, è lì per continuare la sua opera di spoliazione e di esproprio. E l'Esproprio e l'Usura la si respirano in questi tragici racconti al Banco dei Pegni:

 "Alice apre la borsa e mostra le polizze: «Sono della nonna», dice. La polizza è una parola chiave nel mondo del Monte dei pegni. A chi fa un pegno, l’istituto corrisponde un prestito, e insieme un modulo per riscattare in futuro l’oggetto impegnato. È al portatore, e non può essere trasferita se supera i mille euro di valore. «Piuttosto che rivolgermi al Monte dei pegni mangio pane e cipolle - spiega -. Non so perché mia nonna ha impegnato i suoi gioielli."(da Code e rabbia al Monte dei Pegni - Cronache di Milano - Corsera).

 In questi mesi quelli del  Monte di Pietà sono andati in ferie, ma gli interessi usurari delle polizze dei  poveracci  capitati sotto le loro grinfie, vanno avanti lo stesso.  Oramai siamo alla "morte a credito" giorno per giorno. Gente giovane, anziana, gente che deve comprare i libri ai figli per la scuola, poveri nonni che aiutano i nipoti, imprenditori falliti che devono pagare le bollette, gente che ha perso tutto e che ora è costretta a  "impegnarsi i ricordi" .... Quando poi questi  famosi "ricordi" non sono ancora stati trafugati dai ladri di appartamenti, immonde zecche parassite anche questi, poiché anche la delinquenza (in larga parte extracomunitaria) viene appositamente e deliberatamente lasciata circolare a scopi espropriativi e di saccheggio del Paese.
A tutto pensano i procuratori oligarchici di crisi mondiali!  Perfezionano perfino tutta la catena gerarchica  delle sanguisughe da immettere in circolo ai danni degli sventurati.
Sentite questa:  " In due, un uomo e una giovane donna, raccontano invece di aver portato qui «i pochi ori rimasti dopo aver subito un furto».  (...)

Una signora distinta e griffata minaccia di chiamare i carabinieri perché «violate la privacy», dando inizio ad un dibattito in quella folla che nel frattempo è cresciuta. «Non è facile diventare poveri eppure, sa, siamo in tanti. Pensi che ora non prendono più l’argento né le pellicce, non c’è più posto nei magazzini. Solo oro».
Persone dignitose che  per i nostri governanti sono del tutto invisibili, tutti presi come sono a beneficare gli invasori  dei barconi che vanno a stipare i centri d'accoglienza a cui vengono rilasciati 30 euro al giorno.  

Camicie bianche per Italiani descamisados

Nella migliore delle ipotesi, salterà fuori qualche cinico "creativo" che inventerà una trasmissione TV trash a puntate sulla falsariga del Banco dei Pugni di Detroit, dove oltre  a vedere e ad ascoltare storie miserevoli, si vede un'umanità abbruttita che litiga, si spintona, si acciuffa per i  capelli, perché "scusi sa, ma c'ero prima io".
Più che "esportazione della democrazia" gli Americani ci scaricano l'esportazione dell'Usura in format, il trash, i disvalori peggiori. 
I nostri istituti di credito si sono prontamente adeguati all'ignobile andazzo. Ormai  anche per per le banche  italiane è boom di "prestito su pegno" e ci sono dentro  in tante: 

  • Unicredit che eroga un prestito su pegno con un TAN fisso a 10,40%. La durata del prestito varia secondo l’importo prestato (ne esiste una sede in Via Padova a MI). 
  • Gruppo Banca Carige che accetta in pegno per oggetti di valore valutati dai periti della banca stessa. Il prestito erogato è inferiore ai 4/5 del valore del bene. Gli interessi sono calcolati in base al valore del prestito. Si parte dal 4% per somme fino a 77,47 euro, e si arriva al 10% se si superano i 258,23 euro.
  • Cassa di Risparmio di Biella e Vercelli, del gruppo Monte dei Paschi di Siena, che accetta pegni in oro per la durata di sei mesi. Il suo tasso d’interesse è dell’8,50% per operazioni fino a 250 euro e del 9% per importi superiori.
  • Ora anche il gruppo UBI come quello in Viale Certosa a Milano
  • Aggiungo alla lista anche Intesa S. Paolo. Qui  la nota informativa delle loro clausole.
Agevolare l'economia reale, la manifattura,  il commercio e l'artigianato, le professioni libere erogando  un po' di liquidità  per dare ossigeno a chi lavora, e favorire nel contempo la ripresa? Manco a parlarne!
Meglio incravattare i poveracci, stringere il cappio e rastrellar loro catenine e orologi. C'est plus facile. 

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